Super ET – Enaudi – 696 pagine
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“Q” di Luther Blisset, nome che cela l’identità multipla del collettivo Wu Ming, è un libro bellissimo. Sono pagine che raccontano l’Europa all’insorgere del protestantesimo e lo fanno in un arco temporale epico della durata di mezzo secolo. Sono i 50 anni del protagonista, un rivoluzionario dai molti nomi e di Q la spia, l’occhio del Cardinale, e futuro Papa, Pietro Carafa.
I racconti dell’uomo senza nome, i diari di Q e le lettere della stessa spia di Carafa, sono gli espedienti narrativi per raccontare di un’Europa contesa tra la Chiesa e l’imperatore Carlo V. In questo contesto si inseriscono prepotentemente le teorie di Lutero e Calvino, offrendo una scusa ai Prìncipi tedeschi e ai ricchi commercianti nord europei per sottrarsi ai poteri assoluti.
I Luterani infiammano la discussione sulla vera fede, ma predicano l’obbedienza verso il potere costituito, lasciando il popolo in balia del medesimo potere, seppur riformato. E’ la spinta che muove predicatori eloquenti e folli, causando piccole e pericolose rivoluzioni che vengono inevitabilmente soffocate nel sangue, con temporanee alleanze tra poteri avversi. Proprio in questi tentativi, tra straccioni e leader proto comunisti, il protagonista impara a combattere, perdere e risorgere. Un’avventura che si gioca in tutta Europa, Italia compresa, che parla anche di Banchieri, Santa Inquisizione e dell’invenzione che di lì a poco avrebbe cambiato il mondo: la Stampa.
Non si tratta certo di un libro facile, necessita anzi di una certa dedizione in modo da non farsi confondere dai salti temporali con cui vengono raccontati fatti e personaggi (tutti realmente esistiti). Quello che si riceve in cambio, però, è un vivido resoconto della seconda metà del 1500 che, incredibilmente, spiega processi che ancor oggi influenzano gli stati europei, come ad esempio l’importanza della fiducia nel credito.
In un’epoca dove si parla di Neoliberismo, ma non se ne comprende il vero significato, “Q” dovrebbe essere inserito nei programmi didattici delle scuole superiori.
Consigliatissimo… soprattutto per chi vuol destabilizzare il proprio senso comune.
Dado