Edito da Mondadori – 309 pagine
Stai facendo Rusty il Trombone? Lascia le mani lì e ascolta l’audio recensione:
Quando trovo una nuova uscita del buon vecchio Chuck la compro sempre. Certo, non si può pretendere che tutti i suoi romanzi siano come “Fight Club” o “Soffocare”, ma si può star sicuri che tutti saranno un’esperienza.
Anche questo romanzo non tradisce l’aspettativa, perchè è un DELIRIO. Non saprei come altro definirlo. Ora cercherò di spiegarvi la trama, ma voi datemi il beneficio del dubbio.
Otto e Cecil sono due fratelli gallesi che si considerano bambini, anche se ormai hanno più di trent’anni. Cecil si fa fare ancora il bagno nella tinozza dalla tata e la obbliga anche a depilarlo.
La ragione del loro mancato ingresso nell’età adulta forse risiede nel fatto che sono i legittimi eredi di un impero dell’omicidio, a cui tutta la famiglia si dedica con una certa perizia.
Circondati e ignorati, ma non abbastanza, da una famiglia che chiamare disfunzionale e farle un complimento, cercano di capire il mondo e il loro ruolo guardando crudeli documentari naturalistici e ascoltando i racconti del Nonno. E’ proprio quest’ultimo che, tramite un’impresa dell’assassinio, tiene le fila dei grandi complotti occidentali, ma il suo tempo sta per finire e allora chiede a Otto di raccogliere il testimone.
I due fratelli, con la psiche devastata da padre, madre e nonno, temporeggiano uccidendo la servitù e dedicandosi a perverse avventure sessuali. Il tempo però passa anche per loro e, quando si affacciano alle responsabilità di famiglia, nessuno a quello che si aspetta, ma tutti quello che meritano. Perchè, come dice lo stesso Otto «Le cose devo finire male, altrimenti non finiscono mai.»
Questa a grandi linee è la trama, ma non si avvicina neanche lontanamente alla descrizione della follia di questo romanzo. Un esempio? Le microplastiche sono le vere responsabili della nascita dei pre-maschi, gli omosessuali. I Poteri Forti non vogliono che si sappia e fanno uccidere dal Nonno Judy Garland, sì, l’attrice del Mago di Oz. Perché? Per ottenere come reazione i moti di StoneWall a Newyork, dopo i quali la comunità LGBT rivendica il suo posto nel mondo. La loro esistenza è normale, dunque non è provocata dalle microplastiche. Assurdo? E’ tutto così.
Lo consiglio? NO! Non mi prendo questa responsabilità, altrimenti poi mi sgridate perché c’è un rapporto anale in ogni pagina. Certo… alla fine è un romanzo sulla sofferenza e sulla dipendenza, ma poi sono sicuro che vi resterebbe in mente solo il sesso con il metodo Rusty Trombone. Per cui no… me ne lavo le mani.
Dado