509 pagine – Edito da SEM
Ti stai spalmando la crema solare? Non ungere tutto, ascolta l’Audio Recensione:
Approfitto del fatto che queste recensioni, per importanza e diffusione, rimangono un prodotto per gli amici e mi prendo il lusso di essere sincero. Fosse stato per la copertina questo libro non lo avrei mai comprato. Brutta e si fa anche fatica a capire l’attinenza con il romanzo.
Poi però la curiosità mi ha spingo fino alla sinossi e lì, proprio lì, qualcosa ha acceso il mio interesse. Il motore del libro è un fatto realmente accaduto che, all’epoca mi aveva colpito molto. Il duplice omicidio di Daniele de Santis e Eleonora Manta ad opera di Antonio De Marco, un ventunenne geloso della loro felicità.
Citare così fedelmente fatti reali in un romanzo non è mai facile, la componente di fiction rischia di essere solo un ingombro rispetto ad una storia che già da sola, per l’impatto dei veri accadimenti, non avrebbe bisogno d’altro. Devo dire però che Chiara Ingrosso ci ha saputo fare, forse per la sua consolidata esperienza con la Cronaca e le trasmissioni che ne parlano.
Nora è la cronista trentatreenne di Oltre il Giudizio, una trasmissione di prima serata, che racconta i gravi casi della cronaca nera italiana. Nora è la più giovane ad operare sul campo della sua redazione e si fa valere sgomitando tra i colleghi di altre trasmissioni, ma anche nei confronti di una rivale interna, più anziana e ammanicata. Ci riesce grazie ad un particolare fiuto per le storie.
L’intuito però non la guida altrettanto bene nella vita privata che si consuma tra insoddisfazione sentimentale e il sentirsi sbagliata per alcune fantasie di sangue molto vivide, che sembrano tormentarla senza motivo.
Poi però a Lecce, terra d’infanzia della giornalista, esplode appunto la notizia del duplice omicidio. Nora chiede ed ottiene di trattare il caso. Sfrutta bene la sua conoscenza del territorio, ma quell’indagine, oltre a costringerla ad una rivalutazione del suo percorso di vita, sembra riguardare anche qualcosa di malvagio con cui sente un’inspiegabile affinità.
La Ingrosso cattura con le dinamiche di un certo tipo di trasmissione che, tra sventagliate di cinismi e meschinità, si fanno ben riconoscere in certe perle del nostro panorama televisivo. Il personaggio di Nora è molto interessante. La trentenne bella, in gamba, profondamente insoddisfatta, con qualcosa di indeterminato nella psiche, che si costringe ad avere a che fare con i fatti più efferati della cronaca, ha una potente carica di originalità.
L’unica critica la devo fare però proprio alla rappresentazione della psiche della protagonista. Nora ha delle fantasie che superano il limite dell’esperienza allucinatoria. Dubito che una psicologa in questo caso possa sostituire un supporto psichiatrico e la prescrizione di qualche farmaco.
Consiglio questo romanzo? Sì, Per il personaggio, per come viene trattata la storia vera e ancora sì perché è la prova di quanto la televisione in qualche modo sia consapevole di se stessa e della maniera in cui si produce pornografia dei sentimenti.
Dado