Edito da Neri Pozza – 357 pagine
Hai le mani occupate a non rompere il cerchio della seduta spiritica? Ascolta l’Audio Recensione:
Oggi vi parlo di un libro che avevo scelto fondamentalmente per la copertina, sì a volte lo faccio, ma che poi mi ha sorpreso per diversi motivi tra i quali la sua stessa genesi. Ma prima vi racconto la trama.
William Jackson Crawford è un ingegnere. Nel 1914 insegna in un Instituto di Belfast, nell’Irlanda del nord. Ha una bella moglie, tre figli e sogni di gloria che riguardano le sue pubblicazioni e il suo futuro nel mondo della scienza. Per il momento, tuttavia, è povero e se non fosse per Adelia, ricca e antipatica benefattrice, non potrebbe sostenere i bisogni della sua famiglia.
Le difficoltà non derivano solo dal tardo riconoscimento delle sue qualità da parte del mondo accademico. A casa succede qualcosa di strano. I figli, due femmine e un maschio di 5 anni, sostengono di parlare di notte con una “signora in bianco”. Lui ha persistenti mal di testa e la moglie, in perenne lutto per la morte del fratello Arthur affondato con il Titanic, ha strani segni sui polsi.
William, seguendo proprio la moglie, verrà a conoscenza dell’esistenza dei Goligher, una famiglia dedita alle sedute spiritiche. Ovviamente lui non crede nello spiritismo, è un uomo di scienza. Però poi la sua vita viene sconvolta dalla morte per dissenteria del figlio più piccolo e si ritrova a sentirne la voce proprio in una di quelle sedute spiritiche.
Incoraggiato da Kathleen, la giovane medium dei Goligher, cerca di smascherare l’inganno delle sedute, ma poi, invece, si convince della loro autenticità , al punto da iniziare una nuova carriera come “Ingegnere degli spiriti”, deciso a spiegare come funzionino le emanazioni dell’aldilà .
Il nuovo mestiere gli porterà ricchezza e fama, ma anche un incontro con due famosi personaggi dell’epoca. Harry Houdini e Sir Arthur Conan Doyle, il padre letterario di Sherlock Holmes. I due pianteranno il seme del dubbio nella mente di William Jackson Crawford.
Le sue prove scientifiche sull’esistenza degli spiriti e degli effettivi poteri di Kathleen sono realmente affidabili? Non ci crederete, ma non importa, perché il finale è ancora più sorprendente della risposta a questa domanda.
Questo romanzo mi è piaciuto molto per diversi motivi, tra i quali un’ulteriore sorpresa: la storia è vera. Alle soglie della prima guerra mondiale, a Belfast, c’è stato veramente un William Jackson Crawford che si è messo a fare esperimenti su Kathleen Goligher e l’autore ha scoperto questo personaggio proprio su una delle pubblicazioni di Harry Houdini, che, oltre ad essere il capostipite degli escapologi, era un famoso e temuto debunker dello spiritismo.
Potete trovare tutta la storia dell’Ingegnere degli spiriti nel sito dell’autore: https://ajwestauthor.com/
Oltre a questa che già mi pare un’intrigante premessa per un libro sullo spiritismo, c’è anche un bel personaggio, uno di quelli a cui affezionarsi anche se fanno tutto male.
William è un pavido, egoista, vanaglorioso ometto che sa dare a se stesso inattaccabili giustificazioni di buon senso, buon gusto e maniera. Per lui si tratta sempre del Mondo contro la sua intelligenza e la sua assennatezza, ma, anche se lui gli oppone la più alta considerazione di se stesso, si rivela ingenuo e insicuro quasi in maniera infantile. Ma attenzione, perché William Jackson Crawford non è solo una vittima.
In conclusione. Un romanzo ispirato da una storia vera, un bel racconto sugli spiriti e un protagonista per niente banale. Lo consiglio agli amici che amano il mistero e a quelli che “tanto i fantasmi non esistono”.
P.S.
Sapevate che anch’io ho scritto un romanzo sui fantasmi? Lo trovate qui: Alfio – Spirito guardone
Dado
Lascia un commento