Neri Pozza Bloom – 651 pagine
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Una premessa. La quarta di copertina di questo libro è piena di paragoni altisonanti con i romanzi di Dickens e i suoi personaggi. Libri decisamente inarrivabili al confronto, non fosse altro perché hanno lasciato un’impronta sul loro secolo. Di solito, quando le copertine si impegnano in queste missioni, magari con citazione finale del parere di Stephen King, a me parte l’allarme.
Ho deciso però di rischiare e ho fatto bene, ho letto un bel romanzo. No, non penso sia il nuovo David Copperfield, ma la scrittrice vi si ispira con onestà. “Chi sarebbe oggi Copperfield nel mio luogo e nel mio tempo?”. Ne esce un ottimo romanzo, un personaggio a cui affezionarsi e una solida critica sociale.
Il padre di Demon è morto prima che lui nascesse. La madre è una tossicodipendente appena maggiorenne che lo partorisce sul pavimento di una casa mobile, nella provincia depressa della Virginia dell’Est.
Il destino di Damon sembra segnato, soprattutto dopo che muore anche la madre per overdose di Oxycodone e lui viene rimbalzato tra famiglie affidatarie a cui interessa solo l’assegno per il mantenimento.
Demon, nonostante lo sfruttamento, le botte e gli ambienti malsani, si attacca ad un bruciante desiderio di riscatto che lo aiuterà a superare i limiti imposti dalla sua condizione. L’infanzia negata, tuttavia, è in agguato e la sua paura di non essere mai accettato lo porterà a scelte autodistruttive come la tossicodipendenza.
E’ un bel personaggio Demon Copperhead, soprattutto perché, anche nei momenti peggiori, non si lascia mai cogliere dalla cattiveria, non restituisce neanche un grammo della crudeltà con cui è spesso stato trattato. I personaggi che gli si muovono attorno descrivono la situazione sociale di una particolare provincia Americana, quella degli hillybilly, contadini di montagna, presi di mira dalle prescrizioni facili del business dell’Oxycodone. Gente con buoni sentimenti, ma pronta a respingere la vita con tutte le sue forze al cospetto di un mondo che sembra pensato per lasciare molti indietro.
Demon sembra spacciato dall’inizio del romanzo, ma pagina dopo pagina, mi sono ritrovato a fare il tifo e a sperare per lui. Non posso fare a meno di consigliare questo bel romanzo. Finirà bene, finirà male? In ogni caso ne vale la pena.
Dado
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