Edito da la Nave di Teseo – 502 pagine
Ti stai spalmando la crema solare? Non ungere il telefono, ascolta l’audio recensione:
In questa recensione vi parlo di un esordio. Lo scrittore è Matthew Blake, prodotto della facoltà di lettere di Oxford, e il suo primo romanzo è ambientato proprio in Inghilterra, ma a Londra.
Il motore di questo interessante thriller è il fenomeno della parasonnia, ossia i comportamenti insoliti riguardo al sonno, come il sonnambulismo. Cosa possono fare le persone durante il sonno? Alzarsi, andarsene in giro, parlare? Questo lo sappiamo, ma… possono anche uccidere?
Sono rari, ma esistono casi in cui i tribunali hanno riconosciuto che un imputato fosse privo di conoscenza mentre commetteva un omicidio e dunque non poteva essere giudicato come succede con una persona sana di mente.
Anna Ogilvy soffre di sonnambulismo fin da bambina e sua madre, ex ministro della salute, è stata testimone di alcuni episodi violenti. Anna, continuando a fare i conti con il suo problema, diventa comunque una giovane donna di successo, l’iconica fondatrice di Elementary, una rivista dedicata alla generazione Z.
In un passaggio molto difficile per la sua carriera, proprio mentre sta indagando sulla fine di una donna famosa per aver tolto la vita a due figliastri durante un episodio di parasonnia, viene accusata dell’omicidio dei due soci con cui a fondato la sua rivista. E’ colpevole? Non si sa, perchè viene sì trovata sul luogo del delitto con ancora il coltello in mano, ma è addormentata e lo resterà per i successivi quattro anni.
Lo psicologo che tenta di svegliarla, con un protocollo da lui stesso teorizzato, è Benedict Prince. Lui è convinto che Anna O, come ormai la conosce il mondo, sia stata colpita dalla Sindrome della Rassegnazione, uno strano fenomeno post traumatico che colpisce chi ha perso ogni speranza facendolo addormentare per lunghi periodi. La Bella Addormentata, altro nome social di Anna O, è veramente preda di questa sindrome?
L’opinione pubblica la vuole colpevole. Il ministero della Giustizia la vuole sveglia, prima che scadano i termini del processo. Benedict Prince invece rimane affascinato da Anna, ben oltre il normale interesse scientifico. Già perchè per lui, questo caso, trascende il suo stesso ruolo. La sua ex moglie, in qualità di ispettore, è la prima intervenuta sulla scena del crimine di Anna O. La sua mentore, la Dottoressa Bloom, viene uccisa subito dopo aver realizzato il collegamento con un passato in cui lavorava in un manicomio criminale. La sua carriera, infine, spiccherebbe il volo se riuscisse a dimostrare le sue tesi proprio su quella paziente.
Ma la vita già caotica del Dott. Prince verrà stravolta proprio nel momento in cui Anna O aprirà gli occhi. Perchè? Eh mica ve lo posso dire! Se volete saperlo compratevi il libro.
L’unica cosa che posso ancora rivelare è se il libro mi sia piaciuto o meno. Posso dirvi che si tratta di un thriller in cui l’autore dimostra abilità nel portare il lettore dove vuole lui, senza per questo forzare la trama o renderla incoerente. Il colpevole non è il maggiordomo e il finale non è scontato.
Un esordio senza difetti? Se proprio dovessi trovargliene uno potrei dire che i pensieri del protagonista sono un po’ ripetitivi rispetto a certe dinamiche. Il che va bene all’inizio, quando lo stiamo conoscendo, ma spezza troppo il ritmo quando siamo vicini alla soluzione.
Comunque lo consiglio e muovo anche il mio personale apprezzamento (per quanto conta, per carità) al mercato editoriale inglese, che non ha paura di promuovere nuove penne. Magari anche in Italia ci sarebbero esordi così, ma nessuno ci scommette sopra.
Vabbeh. Comunque romanzo consigliato e… lo sapevate che l’essere umano medio passa 33 anni della sua vita a dormire?
Dado